Visitare Selinunte. Recensioni su Selinunte

Guida turistica Selinunte. Descrizione Selinunte con i suoi angoli più belli, attrazioni e monumenti. Pubblicate direttamente da chi vi risiede.


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Foto Selinunte,

sicilia mare ed arte

Mare (16/05/2010)

Il parco archeologico di Selinunte è stato istituito nel 1993, si estende per circa 170 ettari, la sua eccezionalità non è data solo dalla sua estensione ma anche dalla mole e dal pregio delle testimonianze in esso raccolte.
Incerta è ancora la datazione della sua nascita, Tucidide la pone nel 628 a.C., mentre Diodoro Siculo la colloca nel 651 a.C.
Il nome deriva dal Sèlinon (sedano selvatico), una pianta selvatica ancora oggi molto diffusa nella zona.
L’imponenza fu resa possibile dalla grande ricchezza che la città aveva, dalla sua enorme potenza commerciale e militare, possedeva una sua zecca e vantava una popolazione che,secondo alcune fonti arrivò fino ad 80.000 abitanti.
Posta su una collina strategicamente a picco sul mare, delimitata da due fiumi ( il Sèlinon e l’Hypsas) le cui foci costituivano altrettanti bacini portuali naturali, godeva di una posizione strategicamente invidiabile, circondata da terreni fertilissimi
La città ebbe vita breve, circa 200 anni.
Fu rasa al suolo dai Cartaginesi, alla fine del III sec. A. C. per non farla cadere in mano ai romani, mentre i pochi sopravvissuti vennero trasferiti a Lilibeo, l’odierna Marsala.
Il lavoro di distruzione fu poi completato da un violento terremoto nel X o XI secolo.
Gli scavi archeologici di Selinunte iniziarono nel 1823 ad opera degli inglesi e continuano ancora oggi.
Il sito archeologico è costituito dall’Acropoli, dalla collina orientale dove sorgono i tre imponenti templi dedicati al culto degli dei del cielo), dal pianoro di contrada Manuzza, dai santuari extraurbani sulle colline occidentali (dedicati al culto degli dei degli inferi), dal santuario della Malophoros (dedicato a Demetra, protettrice della fecondità e della fertilità) e da due necropoli (Manicalunga e Galera Bagliazzo)
La visita al parco archeologico di Selinunte inizia con la visita al grandioso Tempio G, sulla collina orientale; costruito a partire dal V sec. a. C., questo tempio mostra possedeva dimensioni ciclopiche: un perimetro di metri 113 x 54 e una superficie di ben 6000 mq.
In considerazione dalla vastità del sito si consiglia di utilizzare i mezzi elettrici disponibili all’interno del parco che accompagnano i visitatori nelle varie tappe.
Durante la stagione estiva i templi della collina orientale diventano una straordinaria scenografia per le numerose manifestazioni artistiche organizzate dal comune di Castelvetrano all’interno del parco archeologico.

Città o borghi limitrofi a Selinunte: Castelvetrano  Campobello di Mazara  Menfi
Attrazioni consigliate a Selinunte: ottima cucina soprattutto a base di pesce, interessante produzione di ceramiche artistiche

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