Il Castello di Canossa e la storia della Granduchessa Matilde

Canossa, Emilia Romagna

L’Emilia Romagna sulle orme di Matilde di Canossa. La Granduchessa Matilde di Canossa nacque a Mantova nel 1046 da Bonifacio, marchese di Toscana, e Beatrice di Lotaringia, e morì a Bondeno di Roncore nel 1115.
Matilde trascorse i suoi primi anni in prosperità e serenità presso il castello di Canossa, teatro di grandi banchetti e feste organizzate dal padre, ma nel 1052 Bonifacio fu assassinato ed in seguito morirono anche il fratello e la sorella maggiori. Fu così che Matilde, a nove anni, ereditò il territorio che si estendeva dalla Toscana a Mantova. La famiglia Canossa, padrona dell'Italia centrale e della Lotaringia, imparentata con Papi e molto influente sugli imperatori, era, in quel periodo, la più potente d'Europa.

Matilde fu contessa, duchessa e marchesa, una ricca feudataria che sostenne il Papato durante la lotta per le investiture, atto che le valse l'ammirazione e l’amore dei suoi sudditi. Con grande carisma riuscì, inoltre, a mantenersi in primo piano in un'epoca in cui le donne erano considerate di status inferiore.
Nel 1111 fu incoronata Vice Regina d'Italia dall'imperatore Enrico V ed il suo regno, con Canossa come fulcro, si estese ulteriormente fino a coprire interamente Lombardia, Emilia, Romagna e Toscana.

Lo stato feudale che la contessa Matilde governava a cavallo tra XI e XII secolo era protetto da un solido sistema fortificato che comprendeva: il Castello di Canossa, il Castello di Carpineti, la Rocchetta di Castellarano, la Rocca di Montecchio, il Castello di Montechiarugolo, le Quattro Castella, il Castello di Rossena, la Torre di Rossenella, San Polo ed il Castello di Sarzano.
Nei secoli i castelli matildici hanno subito gravi distruzioni ed imponenti trasformazioni ma la rete castellana è tuttora rintracciabile sul territorio e rappresenta un richiamo culturale e turistico di grande importanza.

Il Castello di Canossa è la più celebre delle roccaforti matildiche ed è visitabile gratuitamente ogni giorno, tranne il lunedì, con i seguenti orari, estate: da martedì a domenica: 9-12,30 e 15-19, inverno: da martedì a domenica: 9-12,30 e 14,30-17.
Le rovine del castello con l'annesso Museo Nazionale "Naborre Campanini" sorgono su un'altura di arenaria bianca, la quale forma uno spettacolare balcone naturale a ridosso dell'abitato di Canossa, tra i corsi d’acqua Crostolo ed Enza, con un panorama mozzafiato sulle valli sottostanti.

Il complesso edificato verso la metà del X secolo per volere di Atto Adalberto, degli Attoni di Canossa, è rimasto nella storia per aver ospitato l'incontro tra l'imperatore Enrico IV e Papa Gregorio VII.
Nel 1075, infatti, il Papa vietava con un decreto le ingerenze delle autorità civili e dell'Imperatore nelle investiture episcopali. Enrico IV, Re d'Italia, di Germania e Imperatore del Sacro Romano Impero decretata a sua volta la deposizione del Papa, il quale lo scomunica. Il contenzioso culmina il 28 gennaio 1077 con l'incontro tra il Papa, ospite di Matilde di Canossa, ed Enrico IV, presso il castello di Canossa. Dopo tre giorni di penitenze l'Imperatore, grazie all’intercessione della Contessa, chiede perdono al Pontefice il quale lo assolve dalla scomunica.

[ Autore: Ilaria Frapiccini ] Pubblicato: 12/11/2014 Letto: 7285 volte