La lunga estate di Creta
Grecia
Settembre al mare sull’isola di Minosse. La splendida isola di Creta, a metà strada tra Europa e Turchia è un luogo dal fascino inestimabile, in cui si fondono culture antiche, natura ed un mare dai riflessi unici.
Miti, leggende, folklore e avvenimenti storici hanno tessuto per secoli una trama complessa e seducente che può essere rintracciata in ogni angolo dell’isola.
L’isola più grande della Grecia e dell’Egeo, infatti, offre una notevole varietà di luoghi interessanti: dai famosi siti archeologici di età minoica, ai panorami mozzafiato; dai brulli altopiani, alle spiagge dorate che si gettano in un mare azzurro intenso; dai locali notturni, ai villaggi rurali con i loro affascinanti usi e costumi.
Abitata già nel neolitico, Creta visse un periodo di grande splendore tra il 2600 ed il 1150 a.C. grazie al fiorire della civiltà Minoica della quale restano importanti tracce disseminate in tutte l’isola, tra queste i palazzi di Cnosso, Festos, Malia, Kato Zakros e Galatas.
A questo periodo risale anche il celebre mito greco del re Minosse secondo cui Poseidone, adirato con re Minosse, avrebbe fatto sì che la moglie di questi generasse il Minotauro, mezzo uomo e mezzo toro. Minosse dunque avrebbe incaricato Dedalo di costruire il famoso labirinto, identificato dagli storici con il Palazzo di Cnosso (2000 a.C.).
Il sito archeologico di Cnosso è il più importante di Creta ed è stato in larga parte restaurato dall’archeologo Arthur Evans che riportò alla luce e in alcuni casi ricostruì gli appartamenti della Regina, la Sala del Trono, i magazzini, le cisterne e gli affreschi che ricoprivano le pareti del palazzo.
Cnosso si trova pochi chilometri a sud di Iraklio (o Heraklion), la città più grande ed importante di Creta, con il suo ricco Museo Archeologico, le splendide chiese ortodosse, le piazze gremite e la suggestiva fortezza veneziana sul porto.
La civiltà minoica fu soppiantata dagli achei nel 1400 a.C. e fu così che i canoni greci pervasero un’isola che fino ad allora aveva mantenuto intatta la sua peculiarità rispetto alle altre isole greche.
Ma l’isola conobbe un gran numero di invasioni, soprattutto a causa della sua posizione strategica: romani (67 a.C.), bizantini che vi hanno lasciato in eredità la fede Ortodossa (395 d.C.), arabi (824), Repubblica di Venezia (1210) e turchi che la dominarono dal 1641 al 1898, poco prima che Creta divenisse parte della Grecia. Gli ultimi invasori furono i tedeschi che la occuparono durante la seconda guerra mondiale (dal 20 maggio 1941 al settembre del 1945).
La presenza di diverse civiltà ed i vari influssi che ognuna di esse ha inevitabilmente lasciato sul territorio cretese hanno fatto di quest’isola un luogo unico al mondo, costituito da varie identità che fondendosi tra loro hanno prodotto nei secoli una combinazione estremamente affascinante e senza precedenti.
Le spiagge più belle di Creta si trovano alle estremità dell’isola e non sono semplici da raggiungere ma vale davvero la pena visitarle, magari noleggiando un’auto:
- Elafonisi situata nella zona sud-occidentale di Creta è un isolotto raggiungibile a piedi nei momenti di bassa marea. Tra queste dune e piscine naturali di una bellezza unica depongono le uova le tartarughe caretta caretta.
- Balos si può raggiungere percorrendo una decina di km di strada sterrata o tramite traghetto da Kastelli. Una laguna di sabbia bianchissima e acqua turchese che si staglia ai piedi del monte Geroskinos e di fronte alla pittoresca isola di Gramvousa.
- La spiaggia di Vai all’estremità nord-ovest di Creta è completamente circondata dal palmeto più grande d’Europa. Una vera e propria spiaggia caraibica.
- La spiaggia di Matala, nei pressi del sito archeologico di Festos, è protetta ai lati da due alte scogliere, una delle quali presenta grandi fessure scavate in epoca preistorica ed utilizzate come case dagli hippy.
- Falassarna, non lontano dal promontorio su cui sorge Balos, è il paradiso del surf e dei tramonti mozzafiato.
[ Autore: Ilaria Frapiccini ] Pubblicato: 11/09/2013 Letto: 3942 volte