Verona sboccia a primavera
Verona, Veneto
Ed ecco che di nuovo l’aria diventa mite e carica di profumi, la luce chiara e il cielo celeste, e tutto intorno si riempie dei colori pastello della primavera. Ogni anno la magia si ripete e invoglia ad uscire e ad immergersi nella natura per partecipare al miracolo del risveglio. Sazi del freddo pungente e del bianco candido delle piste da sci e degli sport invernali, ma ancora presto per scaldarsi al sole infuocato delle spiagge, il luogo ideale per risvegliarsi dal torpore dell’inverno e stuzzicare i sensi è una località a tutto tondo, dove si può saziare la mente con la sua ricchezza d’arte e cultura, dove si può godere delle meraviglie della natura, solleticare il palato con i sapori e gli aromi di un’antica tradizione gastronomica, inebriare lo spirito con vini di lunga memoria e dove si può tornare bambini immergendosi nei parchi di divertimento. Verona è conosciuta nel mondo per tutto questo. E’ prima di tutto la città di Giulietta e Romeo, il cui amore Shakespeare seppe raccontare con parole intramontabili che hanno saputo superare il tempo, le distanze e le differenze culturali facendo viaggiare per il mondo, insieme alla storia del loro amore, la città di Verona. Al termine di Via Mazzini, via in cui i veronesi amano passeggiare, sorge la casa di Giulietta, con il famoso balcone dal quale si affacciava per parlare con Romeo e la statua di bronzo che la raffigura, opera dello scultore Nereo Costantini e che viene visitata ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Ma Verona è famosa, senza confini, anche per l’Arena e per le sue stagioni di Lirica. Le sue rappresentazioni, insieme alle coreografie, non sono semplici occasioni mondane e di svago, ma veri e propri eventi che rimangono scritti nelle pagine di storia della musica, dell’arte e della cultura. L’arena di Verona fu costruita nel I sec. d.C. ed era il terzo anfiteatro più grande d’Italia. In origine si trovava fuori dalle mura della città, attualmente si trova nella centrale Piazza Bra, insieme a Palazzo Barbieri e palazzo della Gran Guardia. Ha forma ellittica per consentire una perfetta acustica in ogni punto ed accoglie al suo interno oltre ventiduemila spettatori che d’estate, in occasione delle rappresentazioni delle opere liriche, rivivono la stessa atmosfera che si creava in epoca romana.
Verona conserva testimonianze storiche di epoche diverse, la dominazione romana, il medioevo dei liberi comuni, il rinascimento delle signorie con gli Scaligeri, la dominazione veneziana e poi ancora quella asburgica. Le varie epoche e fasi storiche hanno lasciato ognuna diverse tracce che si sono intrecciate tra loro nell’architettura e nell’arte cittadina. Sempre nel centro di Verona si trova Piazza delle Erbe , l’antico Foro Romano, Piazza dei Signori con il Palazzo della Famiglia, Palazzo del Capitano e le Arche Scaligere, bellissime tombe monumentali. E poi ancora ci sono la chiesa di Santa Anastasia, il Teatro Romano, il Duomo che conserva una pala del Tiziano e la Basilica di San Zeno con il trittico del Mantenga sull’altare maggiore.
Ma Verona, come già detto, è una località a tutto tondo che vale la pena scoprire e vivere. Oltre le sue mura si aprono tanti paesaggi diversi da visitare. Verona si trova infatti al centro della provincia ed è circondata a settentrione dal lago di Garda, dalla Lessinia e dalla Valpolicella, ad oriente dalle terre del Soave e a sud dalla pianura Veronese.
La sponda del Lago di Garda che bagna il Veronese è caratterizzata per un lungo tratto da un paesaggio dolce fatto di colline coltivate ad oliveti e viti, in cui sono immersi piccoli paesini di campagna e che si trasforma poco oltre in un paesaggio fatto di pareti ripide e a strapiombo sul lago e da cui si gode un paesaggio straordinario e stupefacente. Questa zona del Veronese offre al turista degli scorci di rara bellezza sulle acque azzurre del lago, insieme a graziosi centri abitati e costruzioni antiche, quali fortezze e castelli da visitare. E poi ancora la possibilità di lasciarsi andare, dimenticare gli impegni della vita di tutti i giorni e immergersi nel divertimento dei suoi tanti parchi tematici.
Il territorio di Verona è noto anche per i vini rossi della Valpolicella tra cui l’omonimo Valpolicella, il Recioto e l’Amarone, vini giunti fino a noi da un passato millenario, e il vino bianco delle dolci colline attorno al paese di Soave, su cui si coltiva l’uva garganega e da cui appunto si ricava il Soave. Entrambe le zone offrono al turista paesaggi modellati dal paziente lavoro dell’uomo, fatto di vigneti e da altre coltivazioni da frutto quali oliveti, castagneti, oppure ciliegi. Una passeggiata fra le strade che attraversano questo tipo di natura addomesticata e plasmata dalla passione e dalla sapienza dell’uomo diffonde una sensazione di pace e di serenità che fanno bene allo spirito. I profumi della terra e della natura e i sapori di cibi tradizionali e di vini antichi accompagnano il viaggiatore in una dimensione ormai quasi dimenticata.
Ma il territorio variegato del Veronese offre ancora a nord la zona della Lessinia agli amanti della montagna e a sud una vasta pianura.
Nel 1990 è stato istituito il Parco Naturale Regionale della Lessinia a proteggere il patrimonio naturale di questa zona montana. L’aspetto più antico della Lessinia è sicuramente di carattere geologico, rappresentato dalle sue rocce sedimentarie e vulcaniche che hanno conservato fino a noi tracce del passato fra cui i pesci fossili di Bolca. Un altro esempio dell’azione della natura è lo stupefacente Ponte di Veja, un ponte naturale di origine carsica, usato fin dalla preistoria dai cacciatori, come si evince dai segni lasciati nelle grotte al di sotto del ponte. Davvero un bello scenario da vedere. Molto affascinante e interessante da visitare, durante tutto l’anno, è anche il Parco delle cascate di Molina con le sue cascate ghiacciate d’inverno e i laghetti d’estate. Accanto al lavoro della natura c’è quello dell’uomo che ha saputo sfruttare il territorio per coltivazioni di vario tipo e per l’alpeggio da cui si ottengono pregiati latticini e formaggi tipici da degustare.
La vasta Pianura Veronese, nel pieno della Pianura Padana, evoca invece il più antico lavoro dell’uomo, dopo la caccia, la coltivazione della terra. Un rapporto con la natura che dura da secoli. Vasti campi coltivati a cereali e riso ( va ricordata la produzione in questa zona del Vialone nano IGP) e un paesaggio che cambia con l’alternarsi delle stagioni. Tra i campi lavorati i tanti paesi che si incontrano offrono testimonianze storiche di diverse epoche, fino a reperti che risalgono al Neolitico.
Pubblicato: 18/03/2007 Letto: 10444 volte