Il Sudafrica dei Mondiali di calcio 2010

Città del capo, Sud Africa

Alla scoperta di Johannesburg, Cape Town e Robben Island.. Sono già trascorsi quattro anni dagli ultimi mondiali di calcio…tutti noi serbiamo memoria dell’epilogo e, appassionati di calcio o meno, ricordiamo il brivido che ci ha scossi quando l’Olimpico di Berlino è scoppiato all’ultimo rigore segnato contro la Francia.
Quale Paese vincerà quest’anno la celebre coppa? Davvero difficile fare pronostici in occasioni che, come questa, riservano ad ogni incontro esaltanti sorprese, ma la nazionale spagnola sembra essere la favorita, insieme al Brasile, nonostante non abbia mai vinto un mondiale.

Ciò che è certo è che i colpi di scena non mancheranno, anzi…ce ne sono già stati diversi e il primo fra tutti riguarda il fatto che per la prima volta la Coppa del Mondo FIFA sarà ospitata da un paese africano.
La diciannovesima edizione dei mondiali di calcio, che avrà luogo dall’11 giugno all’11 luglio 2010 si disputerà, infatti, nello stato del Sudafrica.
La meta si trova a più di 8000 km dall’Italia ma sembra che neanche questa distanza riuscirà a frenare i tifosi più entusiasti… e la ricompensa sarà grande per i fan che decideranno di seguire la squadra di Marcello Lippi, perché oltre alle enormi emozioni che vivranno negli stadi troveranno ad attenderli anche luoghi immensamente affascinanti.

Il calendario vede come protagonisti della partita inaugurale Sudafrica e Messico che si scontreranno al Soccer City Stadium di Johannesburg, lo stadio più grande del paese con una capienza di quasi 95.000 persone.
Johannesburg è una delle città più popolose dell’intero continente ed è sede della Corte Costituzionale sudafricana; la sua storia ruota da sempre attorno alle miniere d’oro, ne è così ricca da essere la produttrice di un terzo dell’oro mondiale e centro finanziario del Sudafrica.
La città è ancora oggi poco conosciuta in quanto ha iniziato a svilupparsi molto di recente, tuttavia, uno degli eventi che l’ha resa nota in tutto il mondo è stata una sorta di consegna delle chiavi avvenuta il 23 luglio del 2004, con il conferimento della più alta onorificenza cittadina, il “Freedom of the City” a Nelson Mandela.

Vibrante, in costante evoluzione, al contempo spudoratamente ricca e disperatamente povera e ricca di sfaccettature…questa è Johannesburg, e una visita ai mille volti della “Città dell’oro” è essenziale! Trovarsi a contatto con la molteplicità di stili di vita presenti, pone il visitatore in condizione di poter comprendere a pieno l’unicità di un luogo in rapidissimo sviluppo, il cui più stupefacente ritratto nasce dalla compresenza di elementi sofisticati fusi con aspetti propri del terzo mondo.

Tra le attività più interessanti da svolgere a Johannesburg vi è la visita al “Top of Africa”, comprensibilmente il punto più alto della città. “Top of Africa” si trova, infatti, al cinquantesimo piano del Carlton Centre, dal quale è possibile godere di una vista mozzafiato sull’interminabile distesa di una città in costante espansione.

Considerevolmente affascinante è, inoltre, la “Ferreira’s Mine”, una miniera realizzata a metà del XIX secolo dal Colonnello Ignatius Phillip Ferreira. Dopo essere stata abbandonata per diversi decenni, la cava è stata recentemente trasformata in un interessantissimo museo per il quale è stata studiata una sorprendente quanto innovativa tecnica con lo scopo di consolidare il terreno reso pericolosamente instabile da anni di attività mineraria.

Tra i musei più interessanti, per chiunque fosse incuriosito dalle ragioni profonde degli avvenimenti che hanno reso il Sudafrica una terra così ricca di contrasti, vi è l’Apartheid Museum in cui un’esposizione multimediale mostra la realtà storica attraverso i racconti personali di chi l’ha vissuta. Una storia che vede oggi gli effetti dell’Apartheid nei viali alberati lungo i quali, bianche mura di cinta nascondono giardini fiabeschi ed enormi piscine, nei ristoranti di lusso e nelle gallerie d’arte che ogni giorno deliziano i visitatori internazionali.

Vediamo ora quali sono le partite che si giocheranno all’interno del Gruppo F, nel quale si trova per estrazione la nazionale di Lippi:

14/06 Italia – Paraguay a Città del Capo
15/06 Nuova Zelanda – Slovacchia a Rustenburg
20/06 Slovacchia – Paraguay a Bloemfontein
20/06 Italia – Nuova Zelanda a Nelspruit
24/06 Slovacchia – Italia a Johannesburg
24/06 Paraguay – Nuova Zelanda a Polokwane

La gara d’esordio degli azzurri si giocherà, quindi, il 14 giugno contro il Paraguay del tecnico Gerardo Martino e dei noti Roque Santa Cruz ed Edgar Barreto; teatro dell’incontro sarà il Green Point Stadium (circa 70000 posti) di Città Del Capo.
A differenza di Johannesburg, Città del Capo, la capitale legislativa e culturale del Sudafrica, offre uno scenario più ricco e affascinante in quanto si affaccia sull’Oceano Atlantico e si estende ai piedi della Table Mountain, una montagna unica in quanto essenzialmente piatta, la quale per oltre mille metri si sviluppa verso l’alto e poi termina in un vasto altopiano dando l’impressione di essere stata tagliata di netto.
Capetown permane nella memoria di chi l’ha visitata come la città dai mille colori per i molteplici aspetti che la caratterizzano: le meravigliose spiagge, i lussureggianti terreni agricoli, i vigneti variopinti…ma anche, e soprattutto, per le culture (africana, europea e asiatica) che in essa convivono e si attraversano formando un arcobaleno multietnico che si riverbera nella musica, nella cucina e in tutte le arti visive.

Una delle esperienze più entusiasmanti è rappresentata, anche in questo caso, dal panorama che si può godere raggiungendo il punto più alto della città. Il “Maclear’s Beacon” è il picco più elevato della Table Mountain, si trova a più di mille metri sul livello del mare ed è raggiungibile tramite una cabinovia, la quale, ruotando su sé stessa, offre ai passeggeri una vista davvero mozzafiato.

Per chi soffrisse di vertigini, invece, una visita al castello di Buona Speranza (anche noto come Palazzo del Parlamento) risulterà probabilmente più piacevole: si tratta del più antico edificio del Sudafrica, costruito dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali tra il 1666 e il 1679 con lo scopo di creare un posto strategico che potesse rifornire le navi lungo la traversata che dall'Europa portava in Oriente.
Oggi il castello accoglie molteplici attrazioni come ad esempio la Collezione William Fehr con dipinti e mobili antichi o il Museo Militare. E’ consigliabile visitarlo tra le 10 e le 12, quando la guardia del castello esegue la suggestiva cerimonia delle chiavi che rappresenta l'apertura simbolica del maniero e al termine della quale viene sparato un colpo di cannone.

Non può mancare, inoltre, una visita a Robben Island: l’isola che nei decenni passati era usata come prigione, e che è oggi patrimonio dell’umanità, all’ interno della quale è stato realizzato un affascinante santuario virtuale per il suo prigioniero più celebre: il leader del Congresso Nazionale Africano, Nelson Mandela che vi trascorse 18 dei suoi 27 anni di prigionia.
Passare qualche ora all’interno della prigione è un’esperienza che molti turisti fanno, ma una visita in occasione dei mondiali di calcio si arricchirà di un significato molto più profondo perché lì, in quel campo recintato dal filo spinato, senza erba e con un pallone fatto di stracci si giocava a calcio…e a giocare erano i prigionieri neri, vittime dell’Apartheid.
Comprendere Robben Island significa comprendere l’importanza che ha per il Sudafrica poter ospitare oggi un evento come la Coppa del Mondo, capire che il percorso di questo Paese, iniziato nel campo di una prigione, è stato lungo ed estremamente difficile e che, nonostante le differenze tra individui e l’estrema povertà siano realtà tutt’altro che superate, un importante traguardo è già stato raggiunto quest’anno.

Queste e molte altre sono le bellezze che ci aspettano in Sudafrica e perché non approfittare dei mondiali per viaggiare e conoscere una cultura tanto diversa e tanto affascinante come quella sudafricana?
A questo punto non ci resta che augurare un grande in bocca al lupo agli azzurri e un buon divertimento a tutti coloro che decideranno di seguirli!

[ Autore: Ilaria Frapiccini ] Pubblicato: 17/05/2010 Letto: 5335 volte